Accennando brevemente ad excursus storico, diremo che è una branca della medicina che alla fine del XIX secolo ha preso vita grazie alle intuizioni e agli studi di un medico statunitense che dopo vicende che lo coinvolsero direttamente, si rese conto che le pratiche della medicina tradizionale erano spesso inefficaci.
Diede vita al primo corso di medicina osteopatica e possiamo con fierezza dire che da quel momento l’Osteopatia ha fatto proseliti in tutto il mondo.
Tralasciando l’aspetto storico della medicina osteopatica, torniamo ai giorni nostri. Come osteopata, molto spesso mi viene fatta la domanda fatidica: CHE COS’E’ L’OSTEOPATIA?
Non nascondo le difficoltà nel rispondere ancora oggi a questa domanda!
Tuttavia la mia esperienza clinica e, prima ancora di studente ,mi ha portato a maturare una risposta che probabilmente non chiarirebbe le idee all’interlocutore. L’OSTEOPATIA E’ UNA BRANCA DELLA MEDICINA CHE SI OCCUPA DI AIUTARE IL SOGGETTO NELLA RICERCA DEL MIGLIOR STATO DI SALUTE.
Subito mi si potrebbe far notare che anche la medicina tradizionale punta alla salute del soggetto; ma è qui che viene fuori la sostanziale differenza con i più blasonati cugini della medicina tradizionale!
La ricerca dello stato di salute del soggetto per l’osteopata non parte dal presupposto di mancanza di malattia. Il concetto di salute per l’osteopata si è affinato negli anni e, forte dell’assunto di Still Compito dell’osteopata è ricercare la salute poiché tutti sanno trovare la malattia , ha ribaltato quasi completamente il modo di approcciare il paziente. Non sempre è facile per l’osteopata cercare e trovare il perché un soggetto non è più in salute.
L’osteopata si affida alle conoscenze che sono proprie del sapere medico, le integra e le approfondisce per capire le dinamiche dell’organismo e cosa può risultare disfunzionale.
L’aspetto terapeutico che l’osteopata andrà a perseguire nell’arco di una seduta potrà risultare stravagante ed alcun volte senza una logica connessione agli occhi del paziente, ma è proprio l’approcciare una problematica da un'altra prospettiva che permette di giungere ad una soluzione.
Molto spesso il merito dell’osteopata risiede nel riuscire ad intendere il soggetto come un unità che funziona integralmente.
La concezione osteopatica porta quindi a concepire la malattia come un’interruzione di questa integrità. Il dovere dell’osteopata è allora non lasciare nulla al caso, non trascurare nulla dalla fase anamnestica a quella diagnostica.
In conclusione il paziente che si rivolge all’osteopata è giusto che sappia chi troverà di fronte, aldilà delle belle parole e del passaparola positivo che lo precede.
L’osteopata è una figura medica che si preoccuperà di capire cosa ha portato il sistema e l’organismo a perdere o ad abbassare il proprio stato di salute. Le indagini, le domande, i test ed il trattamento avranno la finalità di permettere al corpo di poter esprimere una delle capacità più affascinanti di cui siamo dotati: l’autoguarigione.
Purtroppo non tutti sono disposti a credere in questa specifica capacità del corpo e quindi non poche volte ci si ritrova ad essere tacciati da pranoterapeuti, santoni o maghi (quando và bene),oppure da cialtroni! Questo è lo scotto che paga un professionista che ha un curriculum che vanta almeno un percorso formativo prima degli anni (almeno 4) di formazione in Osteopatia.
Ad oggi non possiamo ancora godere della pensilina riparatrice che è rappresentata dal tanto agognato riconoscimento come professione sanitaria (i motivi di tale ritardo lasciamoli perdere).
La certezza e la sicurezza che un soggetto ha quando si interfaccia con l’osteopata è quella che questa figura professionale si farà carico della salute, metterà nelle condizioni il corpo di ripristinare le funzioni perse e di ristabilire con l’ambiente esterno un rinnovato rapporto di adattabilità alle impervietà dell’ambiente esterno.